La Passione

Chi usa come arma la passione, di solito muore giovane.

Ma questa non è una regola universale, è una regola siciliana. La Sicilia è governata da leggi speciali, da consuetudini diverse, da una diversa maniera di agire dinanzi agli eventi, anche i più comuni.

La Sicilia è una terra di nessuno, piena di siciliani che non si capisce bene che cazzo vogliono, piena di gente che non si conosce tra loro, gente strana, molto strana. Basti pensare ai Trapanesi, ai Catanesi, ai Palermitani, ai Messinesi e così via.

Sicuramente il siciliano generico ha qualcosa di particolare che lo accomuna a tutti i suoi conterranei, ma poco, molto poco. Una delle prerogative di tutti i Siciliani ad esempio è quella di avere sempre un alibi e una scusa pronta per tutte le evenienze.

Quando devono evadere una qualsiasi pratica i siciliani sono ad esempio pronti a dire: MA QUI SIAMO IN SICILIA, IN SICILIA E’ DIFFICILE CHE POSSANO ACCADERE CERTE COSE … NOI SIAMO ISOLATI.

Ma che cazzo di isola è la Sicilia?

Ma è mai possibile che il siciliano debba provare sempre tanto piacere a considerarsi alla pari di un abitante dell’isola di Pasqua o che ne so dell’isola di Sant’Elena?

Quelle sì che sono signore Isole in tutto e per tutto. A noi invece bastano neanche 2 km di mare di distanza dalla Calabria che già ci sentiamo poveri e soli, abbandonati da tutti.

Tutto questo storico lavaggio generazionale dei cervelli alla fine non ha fatto altro che far diventare la Sicilia una terra ricca di uomini isolati.

La Sicilia non è un Isola, ma ogni siciliano è un’isola. Il siciliano si è troppo abituato a camminare da solo e non potrebbe fare altrimenti.

A questo punto iniziamo a giocare.

Non posso immaginare nulla di ciò che non so, forse non so nulla neanche di ciò che penso di sapere, ma come tutti i bambini, anche per me è arrivato un giorno in cui iniziai a giocare. Probabilmente giocavo già da tempo, ma tutti noi facciamo i conti con la nostra memoria e dunque questo viaggio decolla in un momento preciso della mia vita, ed esattamente quando presi confidenza con il primo giocattolo che mi fu regalato nella mia vita: la PASSIONE.

Non so se tra tutti i giocattoli che ho avuto la fortuna di ricevere in dono la passione rappresenti il giocattolo più bello o più affascinante, ma sicuramente il più duraturo ed indistruttibile, almeno sino a questo momento.

La porto sempre con me. A volte dimentico le chiavi di casa, il telefonino, mi scordo di fare una telefonata o di pagare una bolletta, ma non rinuncio mai alla mia passione.

La passione è sempre pronta a darti una mano in ogni circostanza. Ti aiuta ad immaginare, ad elaborare, a programmare, a fantasticare e a disegnare.

Nei bambini poi, la passione è pura. Il bimbo si guarda intorno e piano piano inizia ad appassionarsi, esplorando ciò che accade intorno. La passione lo aiuterà a scegliere comportamenti, strade e linguaggi.

Mimmo C. – 2008